Periodicamente torna d’attualità il cosiddetto “problema immigrati”. Torna d’attualità non quando aumentano di numero ma quando si avvicinano le elezioni o quando un partito in difficoltà (per es. la Lega Nord) cerca di guadagnare consensi. Infatti abbiamo accolto 120.000 stranieri in pochissimi mesi senza che nessuno se ne sia accorto e nessuno ha gridato a problemi per l’Italia (che infatti non si sono verificati). Parliamo dei profughi ucraini accolti tra marzo e giugno 2022 e tuttora presenti nel nostro Paese (in totale oltre 225.000 [1]). In pochi mesi 8,3 milioni di profughi ucraini sono stati accolti dai Paesi UE, quegli stessi che da anni ci dicono che non possono accogliere qualche centinaio di migliaia di stranieri all’anno [1]. I 225.000 ucraini sono stati accolti, come tutti i profughi e rifugiati dovrebbero esserlo: non sono stati respinti al confine o chiusi in centri di detenzione, sono stati autorizzati a insediarsi dove volevano, hanno potuto accedere al lavoro in situazione di parità con i cittadini italiani e frequentare le scuole statali ecc. Il contrario di quello che accade con gli altri stranieri che fuggono da guerre (siriani, eritrei, etiopi, sudanesi, congolesi, nigeriani, ugandesi, camerunesi, somali, libici, centroafricani) o dalle persecuzioni di governi dispotici (Iran, Afganistan, Egitto, Bangladesh, Guinea, Angola, Tunisia, Burkina Fasu ecc.) [2].
L’Italia ha bisogno di centinaia di migliaia di stranieri. E’ lo stesso Governo di FdI, Lega e FI che lo afferma: nella nota di accompagnamento al decreto flussi è indicato il fabbisogno di lavoratori stranieri per gli anni 2023-2025: 833.000 lavoratori stranieri (cioè 278.000 all’anno).
Abbiamo bisogno non solo di lavoratori stranieri ma anche di donne in età fertile: in Italia sono talmente poche – e lo saranno ancora di più per i prossimi 20 anni – che, se anche per ogni donna fertile si raddoppiasse il numero di figli, la popolazione continuerebbe a calare [3, 4]. Quindi tutte le politiche per compensare l’invecchiamento della popolazione tramite un maggior numero di figli “italiani” sono destinate al fallimento.
Accogliere gli stranieri è la politica più efficace, più conveniente, più rapida, più facile e più ecosostenibile per combattere il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione.
L’arrivo di giovani stranieri è anche un fattore di sviluppo economico, perché solitamente dai Paesi poveri partono le persone più competenti e intraprendenti e i profughi che non si fermano nel Paese più vicino, ma scelgono di fare un lungo viaggio (spesso pericoloso) per venire in Europa, sono quelli più coraggiosi, più intraprendenti, più istruiti.
Il problema per l’Italia non è l’arrivo di stranieri, ma il loro scarso numero. Gli stranieri che bussano alle nostre porte, infatti, sono meno di 278.000 all’anno (tra i 150.000 e i 250.000 all’anno [5]), ma noi, invece di accoglierli a braccia aperta come abbiamo fatto con gli ucraini, facciamo di tutto per non farli venire e per respingerli, spendendo un sacco di soldi e li costringiamo a vivere da irregolari nel nostro Paese alimentando così il lavoro nero, l’evasione fiscale, l’illegalità e rendendo la vita impossibile a questi nostri fratelli sfortunati.
Secondo la Corte dei Conti per questa politica l’Italia spende tra i 4 e i 5 miliardi di euro l’anno e la gran parte di questi soldi potrebbe non essere spesa se accogliessimo profughi e rifugiati come abbiamo accolto gli ucraini e se creassimo canali di ingresso legali [7]. Non solo, la Corte dei Conti denuncia che “l’accoglienza dei migranti è ancora gestita in via emergenziale con l’insorgere di situazioni debitorie fuori bilancio”. In altre parole, malgrado l’immigrazione sia un fenomeno strutturale (dura da almeno 30 anni) l’Italia lo tratta come “un’emergenza” (“circostanza imprevista che richiede un intervento immediato” secondo il vocabolario) e il Governo spende soldi senza copertura finanziaria contraendo debiti che non sono registrati da nessuna parte (per questo la Corte afferma che si spende tra i 4 e i 5 miliardi, perché 4,1 miliardi sono in bilancio, ma il resto no).
Se si considerano solo le somme spese per cercare di non far venire persone dell’Africa, l’Italia ha speso 1 miliardo e 322 milioni di euro tra il 2015 e il 2020 [8]. Nello stesso periodo di tempo 14.142 persone sono annegate nel tratto di mare tra Africa e Italia, nel tentativo di arrivare nel nostro Paese [9].
Abbiamo dato tanti soldi ai comandanti delle bande armate libiche (quelli che Minniti e altri politici, prendendoci in giro, chiamavano “sindaci”) o a chi comanda la “guardia costiera libica” per impedire l’arrivo di stranieri da quel Paese. Una scelta che oltre a essere cinica e crudele (l’ONU, Amnesty International, Human Rights Watch hanno documentato atrocità, sevizie e uccisioni) si è rivelata anche fallimentare. Migranti e profughi negli ultimi anni bypassano la Libia e partono dalla Tunisia [5]. Inoltre per ogni persona intercettata e bloccata in Libia altre 4 riescono comunque a partire da quel Paese [10].
Come definire la politica dei nostri Governi se non idiota e disumana?
E’ idiota perché:
- non avendo creato canali di accesso legali per gli stranieri che vogliono venire in Italia, li costringiamo ad affidarsi a trafficanti (favorendo così chi specula su questi infelici e la criminalità organizzata);
- poiché l’unica possibilità di essere accolti è quella di venire riconosciuti come profughi o perseguitati politici, anche gli stranieri che non sono tali e vogliono venire da noi per lavorare si dichiarano profughi e perseguitati costringendo così l’Italia a esaminare un gran numero di pratiche di richiesta di asilo (con i relativi costi economici);
- nell’attesa della sentenza gli stranieri sono rinchiusi per mesi in centri di detenzione (con ulteriori costi per lo Stato);
- di quelli che non ottengono l’asilo sono la minima parte è “rispedita” nei Paesi d’origine (con costi di aereo, carabinieri che li accompagnano ecc.), mentre la stragrande maggioranza diventa “irregolare”, potendo lavorare solo a nero, abitare in una casa con contratto a nero (e con un rischio per chi affitta, perché è un reato affittare a un irregolare, e tale rischio fa alzare ovviamente il prezzo), non potendo abbonarsi ai mezzi pubblici o frequentare un corso d’italiano o di formazione.
Insomma, abbiamo bisogno di 278.000 stranieri all’anno e, invece di ringraziare la sorte che 150.000-250.000 stranieri vogliono spontaneamente venire da noi, spendiamo un mare di soldi per non farli venire, per tenerli inattivi in centri di detenzione o per farli diventare “irregolari” e così facendo aiutiamo bande armate, terroristi e criminali, favoriamo l’evasione fiscale, il lavoro nero, l’accattonaggio ecc.
Questa politica è anche disumana perché causa un enorme numero di morti (dal 2013 al 2023 sono morte nel Mediterraneo Centrale 22.300 persone [9]), perché ha reso sempre più pericoloso il viaggio degli immigrati (nel 2015 per ogni 50 migranti che sbarcavano in Italia uno annegava, nel 2018 ne moriva uno ogni 20 e nel 2019 uno ogni 13 [11]); perché ha determinato la detenzione di migliaia di persone in campi di concentramento (nella sola Libia vi sono 4.001 migranti detenuti in centri di detenzione ufficiali e circa 39.000 persone prigioniere di bande e gruppi armati [2]); perché costringe chi vuole emigrare a rivolgersi ai trafficanti, pagandoli profumatamente (tra i 4.000 e i 15.000 euro [12]) e indebitando tutta la famiglia.
I partiti di destra che per anni hanno tuonato (e continuano a farlo) contro gli immigrati, che dicevano che c’erano troppi stranieri, che bisognava ricacciarli da dove erano partiti, inviare navi da guerra vicino alle coste libiche per impedirne la partenza, bloccare i porti e le frontiere per difenderci da questa invasione, che irridevano alle dichiarazioni del presidente dell’INPS e degli esperti di demografia sulla necessità degli stranieri per l’Italia, ora che sono andati al Governo hanno deciso di far venire 452.000 stranieri nei prossimi 3 anni (136.000 nel 2023, 151.000 nel 2024 e 165.000 nel 2025) [13]. Una scelta in netta contraddizione con quanto hanno continuamente detto ai loro elettori. E poiché lo sanno, hanno approvato il provvedimento in estate, quando la gente è più distratta, e hanno fatto una serie di scelte irrazionali e ridicole.
Per esempio:
- stimano la necessità di lavoratori stranieri in 834.000 per i prossimi 3 anni, ma hanno deciso di accoglierne solo 452.000;
- dicono che questo decreto è necessario per diminuire gli ingressi irregolari ma il decreto non è valido per i cittadini siriani, camerunesi e del Burkina Fasu, da cui arrivano gran parte degli “irregolari”, ed è valido per i salvadoregni, che praticamente sono assenti tra chi bussa al nostro Paese;
- dispone che le aziende, prima di assumere uno straniero, devono chiedere ai Centri per l’impiego se ci sono lavoratori italiani che vogliono svolgere quel lavoro, ma se ci sono non sono obbligati ad assumerli (prevederlo, d’altra parte, sarebbe stata una violazione della libertà di impresa): insomma una procedura inutile, per prendere in giro i loro elettori e far perdere tempo e denaro alle aziende.
Ci chiediamo quando avverrà che i cittadini smetteranno di farsi prendere in giro dai partiti che votano e da giornali e opinion leader al loro servizio. Quando avverrà che l’afflusso di migranti e profughi verso il nostro Paese e verso la UE sarà valutato e affrontato razionalmente: cioè come un dramma per chi è costretto ad emigrare e una provvidenziale e vantaggiosa opportunità per noi italiani ed europei. Note: 1) Caritas Italiana e Fondazione Migrantes XXXII Rapporto Immigrazione 2023; 2) Amnesty: Rapporto 2022-2023; 3) Livi Bacci M: Un’Italia più piccola e più debole? La questione demografica. Il Mulino; 4) Presidenza del Consiglio: Impatto della pandemia covid-19 su natalità e condizioni delle nuove generazioni, 2020; 5) Ministero degli Interni; 6) Corte dei Conti (i dati si riferiscono agli anni 2016-2017); 8) ActionAid: The big wall; 9) ONU-IOM; 10) Lenius: Quali sono le alternative agli accordi con la Libia per gestire le migrazioni? 8/2/23; 11) IOM: Calculating death rates in the context of migration journeys: focus on the Central Mediterranean; 12) Global Initiative against Transnational Organized Crime (GITOC); 13) Il DPCM è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 6 luglio e in via definitiva il 27/9/2023.